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DUOMO DI SANTA MARIA ASSUNTA-TERNI:


DUOMO DI SANTA MARIA ASSUNTA-TERNI

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Cattedrale di Santa Maria Assunta

L'attuale cattedrale sembra sorgere sui resti di antiche costruzioni sacre, succedutesi nel corso dei secoli, lapiù antica delle quali, fondata dal vescovo S. Anastasio risaliva alla metà del sec.VI. L'ipotesi sembra confermata dal ritrovamento di rilievi di epoca alto - medievale, durante i lavori di ristrutturazione dell'edificio nel 1933 - 1937. Anche la cripta testimonia l'esistenza di un edificio precedente, mentre, meglio documentata, è la ricostruzione tardo - romanica; la cripta appartiene al tipo ad oratorium e per la semplicità della sua struttura può esser fatta risalire al sec.XI. Il tipo del parametro murario in corrispondenza del portico della facciata, il portale e all'interno, le tracce di un rosone affiancato da due bifore, emersi durante lavori di restauro nel dopoguerra, offrono la più cospicua testimonianza del rilievo dell'edificio tardo - romanico.

Si tratta della riedificazione avvenuta dopo il 1174 quando anche la chiesa, dovette essere gravemente danneggiata dall'esercito di Cristiano di Magonza. Lavori di ampliamento e di ristrutturazione vennero eseguiti nella prima metà del sec.XV, come attesta una iscrizione del 1439. In questa occasione fu probabilmente aggiunto il portale archiacuto che si trova murato, sulla destra dell'ingresso, eretto quasi certamente a maestri lombardi attivi in Umbria in quell'epoca. Per facilitare i lavori il Comune mise a disposizione del Capitolo del Duomo parte dei conci di pietra sponga che erano caduti dall'arco detto di "Fondanello" che sorgeva presso il Cassero, posto a difesa della città fuori Porta Romana. Sotto il pontificato di Paolo III Farnese, furono promossi altri radicali lavori di ampliamento (1546), consistenti nell'innalzamento della navata centrale e nella costruzione di una grande tribuna. La costruzione fu resa possibile da un contributo comunale sollecitato nel 1581 dal vescovo Girolamo Petroni; nel 1585 fu eretto sulla sinistra della facciata un nuovo campanile in sostituzione di quello romanico crollato.

Il fonte battesimale ancora conserva, a ricordo di quella donazione, lo stemma della città. Nel 1636 fu costruita la cappella del SS Sacramento. Nel 1653 per iniziativa del cardinale Rapaccioli, vescovo di Terni, si procedette ad una quasi totale ricostruzione dell'edificio secondo un progetto che la tradizione vuole di mano del Bernini, amico del Rapaccioli (di ciò però non c'è notizia storica certa ). A questi lavori si deve il portico che inglobò nei pilastri le antiche colonne di marmo la cui esistenza era testimoniata ancora nel 1646 I lavori interrotti nel 1703 a causa di un violento terremoto che provocò anche il crollo della cinquecentesca torre campanaria, proseguirono fino ai primi decenni del sec XVIII. Tra il 1730 ed il '40 furono completati il Palazzo Vescovile ed il Seminario.

Nello stesso decennio si riedificò il campanile, per la cui costruzione nel 1729 si richiesero al Comune i laterizi che pavimentavano la Piazza Maggiore, divelti e sostituiti da un nuovo acciottolato di sassi del Serra. In un primo momento si progettò di costruire il campanile separato dal corpo della cattedrale ma poi si decise di costruirlo sul lato destro della chiesa, arretrato rispetto alla facciata, quale lo vediamo oggi. Nel 1762 fu distrutto l'altare seicentesco che venne sostituito da un nuovo altare maggiore.

Nel 1933, sempre a causa di terremoti, le condizioni della chiesa resero necessario un intervento di consolidamento, promosso dal vescovo Cesare Boccoleri e concluso nel 1937 su progetto di Marcello Piacentini; il pavimento fu completamente rinnovato in pietra di Levanto e decorato con stemmi del vescovo Boccoleri e del Comune; la parte superiore della facciata fu arbitrariamente completata con una balaustra in travertino e appesantita con le statue di S Valentino e di altri sette Santi vescovi di Terni, scolpite in travertino da Corrado Vigni.

INTERNO
Conserva nel suo insieme il carattere della ricostruzione voluta dal cardinale Rapaccioli; è diviso in tre navate di tre campate ciascuna, coperte a crociere divise da sott'archi. Nelle navate laterali si aprono cappelle. Le tre navate sboccano in un ampio transetto absidato; l'incrocio con la navata centrale è coperto a cupola, quello con le laterali a crociera, così come il presbiterio. Ai lati di quest'ultimo, in prosecuzione delle navate laterali, sono due cappelle a pianta quadrata, di cui quella a sinistra (Cittadini) è coperta a cupola, l'altra a crociera.

Sulla controfacciata, sopra il portale destro, Santi protettori della città e angeli, affresco della metà del sec XVII. Ai lati del portale centrale, dove sono state di recente inopportunamente collocate, Circoncisione, tavola dipinta ad olio di Livio Agresti, firmata e datata nel 1560, e un'Orazione nell'orto, tela di Francesco Cincinnato della prima metà del sec.XVII, già sull'altare di una delle cappelle. Accanto al portale di sinistra, Sant'Antonio Abate (origine sconosciuta), affresco frammentario del sec. XV.

fonte sito comunale


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